martedì 12 gennaio 2010

IL BAJUTSU, L'ARTE DELL'EQUITAZIONE MILITARE GIAPPONESE


Il bajutsu è l'arte dell'equitazione militare che, assieme al ken jutsu ed al kyu jutsu , era alla base dell'addestramento marziale di ogni samurai. Conosciuta anche come jobajutsu , quando si riferiva alla terraferma, e suieijutsu o subajutsu per l’attraversamento di distese d’acqua, ha rappresentato per secoli il segno dell’effettivo dominio miliare e politico del samurai giapponese.

Le origini

L’arte equestre risale ai primi secoli dell’età feudale nipponica. Anche in Giappone, così come in Occidente, il cavallo fu utilizzato come compagno in battaglia e divenne uno degli elementi distintivi del bushi. La stessa residenza del cavaliere comprendeva le scuderie e i campi per l’addestramento dei formidabili combattenti.

La pratica

L’avanzata del bushi a cavallo verso le linee nemiche si attuava secondo percorsi irregolari di convergenza, per togliersi dal bersaglio dei colpi nemici. Durante tutto il percorso, il cavaliere scagliava frecce a ripetizione e, solo raggiunta una distanza ravvicinata,utilizzava la lancia o la spada lunga. L’addestramento doveva, quindi, puntare a raggiungere un’abilità di cavalcata tale da garantire la piena mobilità e la perfetta esecuzione delle strategie belliche. Anche il destriero doveva essere in sintonia con la personalità del suo padrone, al punto da agire in sincronia coi suoi movimenti, ritraendosi o impennandosi all’occorrenza. Il perfetto cavaliere doveva, inoltre, saper cavalcare a lungo senza stancarsi, percorrere ogni tipo di terreno ed attraversare fiumi o corsi d'acqua.

Le tecniche

  • Si monta a cavallo da destra, gettando il peso sul calcagno e non in avanti
  • Le redini si tengono con entrambe le mani fino a quando non si deve combattere
  • Durante lo scontro, le redini si fissano vicino alla corazza, le mani sono libere e il corpo asseconda i movimenti sostenendosi al cavallo solo con la forza delle gambe
Equipaggiamento del cavaliere
Uma-yoroiArmatura da cavallo
HoroCappa
Sune-AteSchinieri (protezione per le gambe)
HaidateCosciali
MuchiFrustino flessibile
Equipaggiamento del cavallo
KutsuwaMorsi, briglie
Kangama-itaParaguance
HanagawaCinghie per il naso
Kutsu-wazaraRedini
Atsu-busaNappe
Kura-no-bajuSella con accessori
HarubiSottopancia
Abumi, battoStaffe

La pratica del bajutsu fu abbandonata attorno al 1600 a causa dell’uso limitato dei cavalli per via del loro costo proibitivo legato all’allevamento e al mantenimento. Lo stesso territorio ricco di paludi, isole, campi di riso, colline e rilievi, si rendeva poco adatto all’utilizzo di enormi masse di cavalieri, al contrario di quanto accadeva nelle immense pianure dell’Asia centrale. Inoltre, la relativa tranquillità del periodo Tokugawa e l’assenza di guerre ridussero l’equitazione militare ad una funzione limitata per lo più alle cerimonie, agli eventi emozionanti come la festa Yabusame o ai cortei ufficiali dei governatori delle province.

L’equitazione militare ebbe un effetto importante sulle arti marziali giapponesi,
perché si legò a loro in un rapporto strategico.

Le arti dell’arco, della lancia e della spada,
ma anche le arti di combattimento a mano nuda
furono tutte influenzate nella loro tecnica di esecuzione
anche per assicurare un migliore uso ai guerrieri a cavallo.


Fonti tratte da:

Trattato di Hitomi Sensai Munetsugu, 1613 Ratti - Westbrook, “I segreti dei Samurai”, Edizioni Mediterranee www.kobukan.it

Immagini tratte da:

Yoshitoshi, 1885 - Publisher: Akiyama Buemon, www.japaneseprints.net www.yoseikan.asso.fr


Tratto da: benessere.com

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