venerdì 29 gennaio 2010

SCI DI FONDO: ALIMENTAZIONE


Il fondo è disciplina che comporta una considerevole spesa energetica, tanto maggiore quanto più scarso è il bagaglio tecnico. Come in tutte le discipline di resistenza, il principale inconveniente è rappresentato dall’ipoglicemia: per prevenirla, occorre assumere ogni ora-ora e mezzo alimenti energetici che quindi bisogna avere a disposizione con sé. E’ anche elevata la perdita di acqua attraverso la traspirazione e il sudore. Polenta e salsiccia a metà giro rappresentano un interessante elemento di valenza sociale ma hanno poco a che fare con l’allenamento.
Un piccolo zainetto sulle spalle consente di portarsi dietro tanto una piccola scorta di viveri che un termos con una buona bevanda calda. Nel fondo si consiglia un tenore zuccherino superiore rispetto a prove di resistenza su terreno: ad esempio nella maratona si consiglia una soluzione glucosata al 6%, mentre nel fondo si può tranquillamente arrivare al 10%.

Itinerari e gare

Programmare una vacanza in sci da fondo è un’esperienza rilassante e meravigliosa, infatti è un modo di fare del turismo.
Ci si può spostare da un luogo all’altro con tappe di 15-20 km su piste ben battute. Si può scegliere la Finlandia, o la Svezia e la Norvegia, oppure il Massiccio centrale in Francia, o le splendide vallate delle nostre Alpi.
Per chi ha ambizioni a livello amatoriale c’è ampia scelta: ad un estremo la Vasalopp, sulle orme di re Wasa, tanta strada ma poca salita, all’altro estremo la Marciagranparadiso, 45 km con partenza e arrivo a Cogne, passo classico obbligato, salite lunghe e dure, discese impegnative, camosci e stambecchi che guardano con curiosità gli sciatori (gli sciatori invece è meglio che guardino la pista).

In gare del genere bisogna sempre avere a disposizione qualcosa da mangiare e da bere oltre che un adeguato set di scioline.

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