venerdì 29 gennaio 2010

SCI ALPINISMO


Un interessante sviluppo dello sci di discesa è lo sci-alpinismo. In questo caso il costo energetico è considerevolmente aumentato in quanto bisogna coprire il dislivello di salita (spesso parecchie ore). Poi viene la discesa, su nevi spesso vergini, ma variabili e spesso difficili da interpretare.
Sopra i 3000m in primavera si ha spesso la neve cosidetta "trasformata"; si intende con questo termine il fatto che la neve gela di notte creando un manto duro e resistente alla pressione dello sci che quindi non affonda. Alle prime luci del sole lo strato superficiale della neve si scioglie leggermente (per 1-2 cm) e così si scia beatamente su una superficie regolarissima che consente brillanti evoluzioni.

Itinerari

Vi sono molti splendidi itinerari una volta riservati allo sci alpinismo ma attualmente aperti al grande pubblico, come la discesa della "mer de glace" da Punta Helbronner (si raggiunge in funivia) fino a Chamonix. La discesa si snoda in uno scenario selvaggio e affascinante di alta montagna. Bisogna godersi lo spettacolo e godersi anche la discesa ma è indispensabile controllare le evoluzioni per non finire dritto in un crepaccio.
Per gli appassionati dello sci totale, a Chamonix si può prendere la funivia sino all'Aiguille du Midi; da qui si scende la Vallée Blanche in fondo alla quale ci si raccorda alla pista che discende dalla Punta Helbronner, da qui, sci in spalla o pelli di foca, bisogna risalire. In tempi eroici e osservando una tabella di marcia si è ancora in tempo per scendere su Courmayeur per il ghiacciaio di Toula. Per questa ultima parte ci vogliono gambe solide, soprattutto all'inizio; non fatevi sorprendere dall'ipoglicemia nel canalino che scende sul ghiacciaio e sul primo traverso verso destra.

fonte:www.benessere.com

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